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Inviato da avatar Giovanni Perego il 28-01-2013 alle 20:37 Leggi/Nascondi

Sezione: Proposte per i territori
Area:  Per una Regione leader nella sostenibilità

Rilancio del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza
http://lf.proposte.ambrosolilombardia2013.it/lf/initiative/show/167.html
 La Villa Reale di Monza

Nel luglio 2009 venne costituito il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, i cui soci fondatori sono il Ministero dei Beni Culturali, Regione Lombardia ed i comuni di Monza e Milano.

La sua costituzione ha posto fine ad una situazione molto difficile, vista la frammentazione della proprietà di Parco e Villa tra i quattro enti fondatori, che ha fatto sì che questo enorme patrimonio architettonico, ambientale e culturale restasse del tutto trascurato.

Purtroppo però la sua gestione finora è stata molto carente, basti ricordare il triste episodio dei "ministeri" (in realtà un piccolo ufficio) in Villa Reale, divenuto episodio di propaganda elettorale.

Regione Lombardia ha svolto un ruolo molto importante nel Consorzio.
Sia in positivo, fornendo i fondi necessari per avviare il restauro della Villa Reale.
Sia in negativo, imponendo attraverso Infrastrutture lombarde che il restauro della Villa Reale fosse gestito attraverso una gara d'appalto che permette al vincitore di gestire la Villa Reale per 20 anni, senza che vi siano garanzie adeguate perchè il bene resti fruibile dal pubblico. Su questo bando di gara pende un ricorso al TAR delle associazioni ambientaliste.

 Il Consorzio è ancora privo di personale, non ha una vera struttura operativa e manca di una visone strategica nella gestione del bene che gli è stato affidato. Infatti, tra l'altro, non ha ancora nominato il Comitato scientifico che secondo il suo statuto ne deve guidare l'azione.

Inoltre il Parco di Monza è da anni privo di una adeguata manutenzione.

Occorre oggi rilanciare il ruolo del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, anche in vista di Expo 2015, dove la Villa Reale restaurata può svolgere un ruolo importante.

E necessario quindi:

  • Che il Consorzio possa contare su entrate certe anche per l'ordinaria amministrazione: i soci devono quindi destinare risorse su base annuale al suo funzionamento.
  • Dotare il Consorzio di una struttura adeguata, già delineata dal Progetto Carbonara, assorbendo tutto il personale già dedicato al Parco del comune di Monza, e prevedere un ampliamento nella parte direttiva e progettuale. Sarà indispensabile l’assunzione di uno staff di esperti di architettura del paesaggio e di gestione agroforestale di livello internazionale.
  • Dotare il Consorzio del Comitato Scientifico previsto dal suo Statuto, che lo possa supportare nella definizione delle linee guida
  • Predisporre un piano complessivo di recupero e rilancio, che definisca il futuro del Parco, oltre che della Villa Reale. Potranno essere riprese ed ampliate le indicazioni della Legge Regionale 40/95 e dal ddlr a suo tempo presentato dal Consigliere regionale Giuseppe Civati, affidando a una pluralità di concessionari privati (e non a uno solo) gli interventi da attuare in parti limitate del Parco, approvandone preventivamente i progetti che dovranno essere anche culturali e controllandone la corretta esecuzione.
  • Avviare una importante ricerca di fondi, cercando il coinvolgimento di fondazioni bancarie e valutando le opportunità offerte dai fondi europei.
  • Valutare attentamente le motivazioni che hanno portato al ricorso al TAR delle associazioni ambientaliste contro il bando di gara per il restauro e la gestione della Villa Reale. In particolare per quanto riguarda gli aspetti della gestione della Villa, che rischiano di impedirne un effettivo uso pubblico. Gli 11.000 cittadini che hanno firmato contro quel bando dimostrano una importante sensibilità in questa direzione.
  • Riportare alla legalità la gestione di alcune importanti concessioni nel Parco, come quella affidata a SIAS, sulla quale pende una importante indagine della magistratura di Monza.
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