Rispondi

Rispondi a:
Inviato da avatar Alberto Tenconi il 19-01-2013 alle 11:46 Leggi/Nascondi

Sezione: Proposte per i territori
Area: Per ricostruire i rapporti tra scuola e mondo imprenditoriale

(LO) Valorizzazione delle Fattorie didattiche e educazione alimentare
http://lf.proposte.ambrosolilombardia2013.it/lf/initiative/show/13.html

La Regione Lombardia ha da tempo previsto il riconoscimento delle Fattorie didattiche, che sono costituite da aziende agricole che svolgono, come attività complementare, attività didattica sui temi dell'agricoltura, dell'ambiente rurale e della sana alimentazione a favore di scolaresche o di privati cittadini.
In Provincia di Lodi sono numerose le aziende agricole che hanno intrapreso questa attività (vedi sito www.lodigianoterrabuona.it) e la Provincia ne ha favorito la crescita coinvolgendole da tempo nel proprio programma di educazione alimentare "Scuole in Campo" (vedi anche sito www.provincia.lodi.it).
Attualmente la Regione ha interrotto i finanziamenti alle Province per i programmi di educazione alimentare e dal prossimo anno le fattorie didattiche non saranno più sostenute da risorse pubbliche e rischiano addirittura di chiudere.
Occorre che la Regione si faccia carico di mantenere in vita questi programmi, favorendo anche direttamente lo sviluppo di progetti educativi che coinvolgano le Fattorie didattiche, in quanto rappresentano, tra, l'altro, un'occasione unica di rafforzamento delle relazioni tra cittadinanza e mondo imprenditoriale agricolo.
In occasione di Expo 2015, in particolare, le Fattorie didattiche delle aree agricole più prossime alla città di Milano potrebbero essere coinvolte in progetti coordinati di divulgazione ed esemplificazione delle tematiche di Expo, dei cui temi potrebbero costituire testimonial ampiamente rappresentativi.
Proposta interessantissima e che deve assolutamente riguardate tutto il territorio regionale. L'educazione alimentare PER e NELLE scuole dovrebbe essere in cima all'agenda di governo, in quanto è il primo passo per crescere una popolazione in salute, che abbia coscienza di ciò che mangia, e che sappia anche alimentarsi sempre più a km zero. Quest'ultimo punto infatti è tutt'altro che marginale, poiché porta notevoli vantaggi dal punto di vista della salute (prodotti più freschi etc.), dell'ambiente (meno imballaggi, meno trasporto, etc.), dell'economia locale (filiera più corta etc.) e della tradizione (mantenimento e riscoperta di prodotti e piatti).
Ciò che credo sia importante è superare il vecchio concetto di educazione alimentare nelle scuole, e che prevedeva sostanzialmente l'insegnamento ai ragazzi (mediante insegnanti di scienze) della sola piramide alimentare (e questioni connesse).. è necessario che tali spiegazioni scientifiche e molto teoriche siano accompagnate dalla scoperta del mondo delle buone abitudine alimentari, dalla filiera alimentare alla valorizzazione dei prodotti locali.
Queste attività potrebbero essere sviluppate con una sinergia fra scuole, Asl, coldiretti e associazioni del settore, nonché associazioni come Sloow Food che si battono ogni giorno per le tematiche alimentari.
Alla luce di queste ultime integrazioni ritengo opportuno rformulare la proposta anche nella sezione regionale, invitando i sostenitori a seguimi anche lì

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

Per accedere al sito puoi creare un nuovo utente tramite il form di registrazione. Se sei già registrato sul sito www.partecipaMi.it allora seleziona questa opzione e fai il login con i dati che utilizzi abitualmente su tale sito.
Contenuto della risposta
Campo obbligatorio.