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Inviato da avatar Alberto Tenconi il 19-01-2013 alle 11:59 Leggi/Nascondi
Sezione: Proposte per i territori
Area: Per una Regione leader nella sostenibilità

(MI) Parco Agricolo Sud Milano e promozione dell'agricoltura periurbana
http://lf.proposte.ambrosolilombardia2013.it/lf/initiative/show/14.html

Il tema della valorizzazione dell'agricoltura periurbana si colloca al centro degli obiettivi che il Parco Agricolo Sud Milano ha il compito di perseguire istituzionalmente.

Se l’agricoltura costituisce, ovviamente, l’attività portante del sistema di tutela territoriale ed ambientale del Parco, la sua natura di “parco di cintura metropolitana” e la sua collocazione geografica a ridosso della città di Milano, ne favoriscono senz’altro la vocazione di “servizio” per la collettività dell’area urbana.
Non si tratta, come alcuni temono, di porre l’agricoltura del parco in un rapporto di “sudditanza” nei confronti dei “cittadini” fruitori del parco, né di condizionare le prospettive di reddito e di sostenibilità imprenditoriale degli agricoltori alle istanze protezionistiche e conservative di visitatori estemporanei e disinteressati alle problematiche produttive del sistema agricolo.
Si tratta invece di favorire la sopravvivenza o, meglio ancora, lo sviluppo sostenibile – in senso ambientale ed economico – dell’identità agricola – e quindi produttiva – del territorio del Parco, cogliendo tutte le opportunità che possono derivare dalla contiguità dell’area protetta all’area metropolitana.
La città di Milano, con il suo modello di sviluppo e la sua pressione espansionistica oltre i limiti dei confini comunali ha sempre costituito una minaccia per la sopravvivenza dell’identità agricolo del territorio circostante.
La costituzione del Parco Agricolo Sud Milano ha posto le basi per arginare tale espansione, indicando un modello di organizzazione del territorio a Sud di Milano che trova proprio nella valorizzazione della dimensione rurale storica la ragione della sua identità e l’occasione del riequilibrio ecologico tra città e campagna.
Ciò comporta la definizione di una strategia di sviluppo adattativo dell’agricoltura del Parco che ne favorisca l’evoluzione nell’ambito degli orientamenti comunitari – che privilegiano l’affermazione di requisiti di qualità ambientale e di prodotto – secondo un approccio di tipo multifunzionale.
Occorre dunque che il Parco assuma il ruolo di promuovere e guidare l’evoluzione dell’imprenditoria agricola dal modello produttivo tradizionale ad un modello consono alla nuova fisionomia richiesta dal sistema periurbano in cui opera.
L’agricoltura periurbana, già oggetto di interessanti ed evolute esperienze in Europa, assume una sua specificità proprio in base alle relazione positive che la stessa ha occasione di assumere in rapporto più stretto con la domanda espressa dalla collettività locale ed in particolare con la popolazione inurbata.
In questo rapporto virtuoso, che gli stessi imprenditori devono interpretare in termini di opportunità anziché di limitazione, assume straordinaria rilevanza la sensibilità che sta maturando da parte dei consumatori nei confronti di nuove forme di commercializzazione dei prodotti agroalimentari da parte dei produttori che li pongano in diretta relazione, eliminando o almeno riducendo le intermediazioni commerciali convenzionali.
Il modello della “filiera corta” porta con sé, oltre all’indubbio vantaggio economico dato dall’abbattimento del prezzo al consumo e dal maggiore introito per il produttore, anche una serie di benefici indiretti, cui il Parco è particolarmente sensibile:
• una maggiore conoscenza della realtà agricola da parte del cittadino/consumatore;
• un maggiore apprezzamento dei requisiti di “qualità ambientale” dei prodotti offerti;
• uno stimolo all’adeguamento produttivo e funzionale delle imprese agricole alle nuove esigenze del consumatore;
• un diverso modello organizzativo del sistema dell’offerta e della distribuzione del prodotto più strettamente legato alla dimensione rurale del territorio;
• una riduzione dei costi – anche ambientali – legati al sistema di distribuzione convenzionale;
• un servizio sociale attento alle crescenti difficoltà di approvvigionamento dei consumatori a fronte di una drammatica crescita dei prezzi dei generi alimentari.
Nell’ambito dell'attività del Parco l’aspetto della promozione di progetti di “filiera corta” deve assumere rilevanza strategica.
In questo contesto l’attenzione principale deve essere sempre più rivolta alle realtà imprenditoriali agricole potenzialmente coinvolte in questo processo di adeguamento alle nuove opportunità di mercato, senza dimenticare il sostegno alle numerose imprese che già sono attive, sul territorio, con forme innovative di offerta sotto forma di vendita diretta.
Su questo bacino di offerta il Parco deve impegnarsi in primo luogo, per promuovere la conoscenza dell’offerta, anche attraverso il proprio sito internet, ma anche con interventi attivi verso i gruppi di acquisto, organizzando incontri formativi e orientando gli acquisiti delle pubbliche amministrazione, con particolare riguardo all’approvvigionamento delle mense scolastiche.
Occorre sottolineare l’importanza che tale tema riveste, infatti, nella promozione di una più ampia fruizione del parco da parte dei turisti e dei visitatori del suo territorio.
Ciò riguarda il tema della valorizzazione del turismo rurale, inteso come rapporto di qualità tra la cittadinanza e le realtà agricole attive sul territorio: l’offerta di prodotti e servizi certificati dal Marchio del Parco costituisce un aspetto di primario interesse per lo sviluppo di una fruizione qualificata e consapevole del sistema rurale della Provincia di Milano.
Il tema cui si riferisce l’Expo 2015 di Milano offre inoltre una prospettiva reale di grande visibilità e interesse per queste iniziative che dovranno trovare all’interno del Parco un riscontro concreto di progettualità condivise con il sistema delle imprese agricole.

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