Blocco dei diesel euro 3 senza filtro antiparticolato nelle aree critiche quando scatta l'emergenza smogSezione: Politiche regionali Si chiede che che le misure antismog siano obbligatoriamente adottate dai comuni di prima e seconda cintura di Milano, mentre attualmente la partecipazione è facoltativa. Infatti solo 18 comuni della provincia di Milano hanno aderito. Le misure prevedono il blocco dei diesel euro 3 senza filtro particolato dalle 8.30 nalle 18 e dalle 7.30 alle 10 per i furgoni della stessa categoria. La provincia chiede che queste misure siano incluse nel Piano Regionale di Interventi per la qualità dell'Aria (PRIA) in fase di approvazione in Regione. Se non lo farà la giunta Formigoni dovrà farlo la giunta Ambrosoli. Il PRIA prevede attualmente che solo entro la primavera 2016 sia esteso ai veicoli diesel Euro 3 il divieto di circolazione nell’area critica che coinvolge oltre 200 comuni negli agglomerati delle principali provincie (esclusa quella di Sondrio). http://statigeneralidellaria.it/download/PRIA_Decalogo.pdf Il divieto, oltre che ai giorni di sforamento dei limiti, dovrebbe essere esteso a tutto il periodo invernale. Dato il numero elevato di veicoli diesel senza filtro antiparticolato è necessario un meccanismo di incentivazione per l'installazione dei filtri e la sostituzione dei veicoli, in un momento di crisi economica come l'attuale. Dovrebbe essere prevista qualche misura di riduzione della tassa di circolazione o di incentivo diretto. Questa incentivazione deve dipendere dalla categoria di efficienza dei filtri. I Genitori Antismog hanno ottenuto l'annullamento in sede giudiziale di alcune misure di tariffazione che proponevano una immotivata equiparazione dei filtri (TAR Milano, Sez. IV,17 luglio 2010 n. 2995). Per il controllo dell'inquinamento la Regione dovrebbe installare stazioni di rilevamento del black carbon, prodotto in particolare dai motori diesel, che l'AMAT ha cominciato a misurare a Milano con l'avvio dell'Area C individuando significative differenze della presenza di quesat componente molto inquinante del PM10 tra l'interno e l'esterno dell'Area C e tra le zone vicine e lontane dal traffico. Il black carbon sembra anche un buon indicatore per analizzare gli effetti del traffico sulla salute umana in base a recenti studi epidemiologici presentati in un convegno organizzato nel 2012 dal Comune di Milano. https://www.google.com/url?q=http://www.comune.milano.it/portale/wps/wcm/jsp/fibm-cdm/FDWL.jsp%3Fcdm_cid%3Dcom.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Content/AreaC_RisultatiAttesi/4f919b00491b71cfb70dffae291725ad/PUBLISHED%26cdm_acid%3Dcom.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Content/Monitoraggio%2520Black%2520Carbon%2520-%2520campagna%2520invernale%25202012%2520-%2520f167d1004d2f4526ae6ffe55ad537149/f167d1004d2f4526ae6ffe55ad537149/PUBLISHED&sa=U&ei=z0T3ULPyNIjK0QWOqYCQCw&ved=0CA4QFjAD&client=internal-uds-cse&usg=AFQjCNHBV__nUyXSPIPqqnTGvg53PxiONA Uno studio del JRC European Commission commissionato dalla Regione Lombardia ha accertato l'utilità dei filtri antiparticolato sulla riduzione del particolato dei motori diesel con una efficienza del 90-95%, anche se non viene ridotto l'NOX, irritante per le vie respiratorie e fonte di aerosol secondario che contribuisce in modo significatico al PM10. I Genitori Antismog hanno chiesto alla Regione, nell'ambito delle loro osservazioni al PRIA, le seguenti misure a breve termine nelle aree critiche al superamento delle soglie Pm10 o NO2 o O3 di almeno 3 giorni con meteo favorevole all’accumulo ai fini della protezione della salute umana: a) divieto di circolazione (o targhe alterne) per tutti i veicoli eccetto se con almeno 3 occupanti, veicoli stranieri, moto o veicoli con deroghe speciali (handicappati /pubblici servizi ) b) riduzione a 70 km/h dei limiti di velocità su autostrade e tangenziali c) riduzione del costo del trasporto pubblico e/o viceversa incremento delle tariffe autostradali. d) incremento della frequenza del trasporto pubblico e allungamento degli orari Le misure a breve sono a loro parere tutt’altro che inutili se adeguatamente pianificate e strutturate per tempo e sono previste dalla Direttiva 2008/50/CE e dal D.Lgs. 155/2010 (art. 10). Esse sono inoltre in grado di favorire lo spostamento modale dall’auto privata ad altri sistemi di trasporto (carpooling) e possono quindi rappresentare un ottimo sistema per favorire abitudini diverse in tema di mobilità. Commenti (0)
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