Liste elettorali

Perché mi candido

Nella vita di ognuno di noi ci sono momenti nei quali la comodità di una posizione acquisita non deve fare velo al coraggio di un impegno, anche se più rischioso. Dall'ormai lontano 2001, anno in cui - nel prosieguo dell'impegno nel volontariato sociale e politico - mi candidai per il CDZ, ho ricevuto tante soddisfazioni, senza dubbio politiche ma anche personali, con il corale sostegno e incoraggiamento dei cittadini presenti nell'ampio territorio.

Alla vigilia della prematura consultazione regionale, dopo la miserevole caduta della giunta PDL-Lega, che, di fatto, ha giocoforza cambiato le strategie di medio periodo delle forze politiche, la domanda, pur sollecitata da diverse direzioni, sia dal territorio che anche dal Partito, era se mettersi in gioco o meno, consapevole dei pro ma anche dei relativi rischi; .... probabilmente sarebbe stato certamente più comodo riposare...

Il forte senso democratico confermato con le primarie nazionali prima e quelle regionali dopo, con l'indicazione di Umberto Ambrosoli quale candidato presidente, hanno acceso la speranza e aperto il cuore a tanti italiani per una nazione migliore, che possa davvero diventare Bene Comune.

Spinta da questo entusiasmo (e dalla ormai nota passione che, fortunatamente, non fa mancare il suo sostegno), dopo 12 anni di attività polito-amministrativa locale, di cui 7 dedicati a tempo pieno alla carica di Presidente del CdZ 9, ho dato la disponibilità a mettermi in discussione, giocando per questo nuovo ruolo, ben consapevole del massimo bisogno di consenso, al fine di contribuire, in discontinuità, alla vittoria del PD e quindi della Coalizione di centrosinistra. 

Ecco il perchè di una scelta e di una nuova sfida, che spero possa avere successo con l'aiuto ed il consenso di tanti di Voi, cari concittadini. Mi auguro di potervi incontrare in questi giorni di campagna elettorale, per ricevere suggerimenti per un'amministrazione regionale - sempre attenta e presente sul territorio - all'insegna della legalità e della partecipazione popolare.

Grazie di cuore per fare squadra, con l'obiettivo della vittoria comune, in questo delicatissimo momento per la nostra Lombardia, motore trainante dell'Italia.

Altre informazioni

Nata 42 anni fa a Milano, in Zona 9; sposata da 15 anni con Maurizio e mamma di tre splendidi bambini: Chiara, Andrea e Luca. Maturità classica al Liceo Omero, laurea in Filosofia, indirizzo Comunicazioni Sociali e Relazioni Sociali all’Università Cattolica, con una tesi sperimentale sull'inserimento delle famiglie immigrate a Milano. Nel 1987, con i corsi di formazione sociopolitica della Diocesi di Milano, mi appassiono alla politica; lavoro in Università Cattolica dal 1996 al 2000; negli stessi anni collaboro con la Fondazione Italiana per il Volontariato e con Caritas Ambrosiana. Dal 1996 al 2006, come funzionario per il Gruppo Regionale Consiliare dei Popolari poi Margherita, mi occupo di sanità, mercato del lavoro,formazione professionale e comunicazione; dal 1999 giornalista pubblicista.
Ora membro dell’Assemblea Nazionale e della Direzione Provinciale del Partito Democratico. Eletta, nel 2001, in Consiglio di Zona 9, all’opposizione, mi dedico alle tematiche relative ai servizi sociali e alla sanità. Nel 2006 sono eletta come Presidente, nel Consiglio di Zona 9, unico a Milano conquistato dal Centrosinistra. Anni intensi, vissuti con le Associazioni della Zona con le quali, con passione e impegno, abbiamo realizzato importanti progetti, alcuni dei quali unici in tutta la città di Milano:

• l’Università della Terza Età;
• l’Ecomuseo Urbano Metropolitano (EUMM);
• lo Sportello Alzheimer all’interno dell’Ospedale di Niguarda;
• il Consiglio di Zona 9 dei Ragazzi e delle Ragazze;
• la Card 9 a Teatro Gratis;
• il Teatro nei cortili;
• l’apertura del Centro di Aggregazione Giovanile e di un Auditorium/Teatro;
• la realizzazione di uno Spazio giovani.

Nel 2011 vengo rieletta Presidente del Consiglio di Zona 9 e mi sto adoperando con i Consiglieri e l'Amministrazione Centrale per valoriizzare ancor meglio i nostri quartieri:

• sicurezza: più forze dell’ordine ma, soprattuto, presidi sociali come scuole, luoghi di aggregazione per giovani e anziani, spazi verdi, negozi;
• potenziamento dei mezzi pubblici;
• riqualificazione delle aree dismesse previlegiando verde e servizi.

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Risorsa di Beatrice Uguccioni modificata il 01-02-2013