Arianna Maria Censi

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Arianna Censi

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A cosa mi candido

Consigliere Regionale ( Circoscrizione Milano )

E-mail

ariannacensi.inregione@gmail.com

Liste elettorali

Partito Democratico

Perché mi candido

Il 24 e il 25 febbraio abbiamo un’importante occasione per migliorare la vita di tutti noi: le cittadine e i cittadini lombardi sceglieranno il loro nuovo Presidente. Umberto Ambrosoli rappresenta l’occasione per lasciarci alle spalle questi lunghi anni di brutta politica, di atteggiamenti clientelari e di spreco di risorse.

C’è un profondo desiderio di cambiamento e un grande bisogno di buona amministrazione, di trasparenza, di programmi e proposte eque, efficienti e concrete. Per queste ragioni ho accettato di candidarmi al Consiglio Regionale della Lombardia per impegnarmi in prima persona nella realizzazione di questo progetto.

Son grata a tutti coloro che hanno sostenuto la mia candidatura che interpreto come un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni con gli amministratori locali, con il mondo dell’associazionismo, della formazione e del terzo settore ma anche come l’assunzione di un impegno per continuare con coerenza. 

Permettetemi di  ringraziare tutte le donne con cui ho lavorato e con cui ho condiviso impegni e speranze, vittorie e anche qualche delusione. Spero di essere all’altezza della fiducia che mi vorranno concedere.

Insieme possiamo farcela.

La posta in gioco è molto alta e il risultato del centrosinistra in Regione Lombardia sarà determinante nel panorama nazionale.

Sono certa che l’impegno di ognuno di noi contribuirà al raggiungimento di questo obiettivo.

Altre informazioni

Ho iniziato quasi per caso la mia esperienza amministrativa accettando nel 1990 di fare l’assessore alla cultura del comune di Locate di Triulzi. Ciò si incontrava con le mie idee di sempre e con il mio lavoro di bibliotecaria e operatore culturale, a partire dalle cose semplici: più investimenti per la cultura, più libri, più spazi In questo sito troverai alcune iniziative che ho promosso, in coerenza con le quali continuerò la mia attività politica: lavoro, rappresentanza, qualità della comunicazione, lotta agli stereotipi, alla violenza sulle donne, ad ogni forma di discriminazione, alla promozione e al sostegno della cultura del cinema e del teatro, di socialità e occasioni di crescita collettiva per riscoprire le radici culturali attraverso eventi che le rendessero popolari.

Credo di esserci riuscita. Intanto il mondo cambiava insieme al sistema elettorale che per la prima volta prevedeva l’elezione diretta del Sindaco. Nel 1995, su proposta del mio partito, ho accettato la candidatura a questa carica pur sapendo che quella scelta avrebbe cambiato molti aspetti della mia vita. Sono stata eletta e, nei successivi 9 anni, ho vissuto l’esperienza più interessante, più impegnativa e decisamente più bella e ho provato a declinare concretamente il desiderio di cambiare in meglio la vita delle persone.

Abbiamo costruito scuole, centri di aggregazione giovanile, un centro anziani, una nuova biblioteca, un nuovo Comune, incentivando e promuovendo servizi e azioni per dare risposte concrete alle domande ed ai bisogni dei cittadini: bambini e bambine, donne e uomini di ogni età. In quegli anni sono stata nel Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano e mi sono impegnata per tutelare e valorizzare lo straordinario patrimonio agricolo, culturale e paesaggistico come occasione di lavoro e di promozione turistica.

Successivamente sono stata eletta Consigliere Provinciale con una delega alle politiche di genere, per migliorare la condizione delle donne, cercando di ridurre l’enorme ritardo che il nostro paese viveva e vive ancora, sulla presenza delle donne nei luoghi decisionali e la crescita delle proposte culturali. In questo sito troverai alcune iniziative che ho promosso, in coerenza con le quali continuerò la mia attività politica: lavoro, rappresentanza, qualità della comunicazione, lotta agli stereotipi, alla violenza sulle donne, ad ogni forma di discriminazione, alla promozione e al sostegno della cultura del cinema e del teatro.

C’è ancora molto da fare. Regione Lombardia può e deve essere motore di questo cambiamento, con coerenti politiche pubbliche in questa direzione. Negli ultimi 3 anni ho lavorato nel Partito Democratico come responsabile, prima della sanità in Lombardia e poi degli Enti Locali nella Provincia di Milano e il contatto quotidiano con i sindaci, gli amministratori e il territorio ha confermato in me la necessità di investire sulle amministrazioni locali e confrontarsi più direttamente con i cittadini.

Per questo penso che la Regione che abbiamo in mente debba ribaltare il processo decisionale, partendo dai comuni per costruire insieme le scelte, definendo chi fa che cosa in maniera chiara ed unitaria, assegnando risorse e verificando collettivamente i risultati ottenuti. Non c’è terminale più intelligente e competente degli amministratori che tutti i giorni si confrontano con le difficoltà legate all’aumento dei bisogni e alla scarsità di risorse.

Spendere meglio in maniera più efficiente e più efficace. Per queste ragioni mi sento oggi pronta a lavorare con determinazione perché il governo di Regione Lombardia vada in questa direzione, augurandomi che questo risponda ai bisogni e alle aspettative delle cittadine e dei cittadini Lombardi. Ho avuto la fortuna di lavorare con Fiorella Ghilardotti e tra le molte cose che ho imparato da lei vi è una visione europea di Regione Lombardia.

Da una parte la Lombardia motore economico d’Europa e dall’altra la Lombardia che sperimenta nuove politiche pubbliche all’avanguardia sul piano economico e culturale, che fa dei diritti di cittadinanza un elemento qualificante della sua azione, della sua crescita e di un nuovo modello di competitività.