Liste elettorali

Perché mi candido

1. Famiglia: il più grande patrimonio sociale
   Continua ad aumentare il numero delle famiglie che finisce sotto la soglia di povertà.
   Riteniamo necessaria e urgente una politica coraggiosa a favore della famiglia e della natalità introducendo il quoziente familiare.
   Anche la politica fiscale deve essere basata sulla comprensione che la famiglia è un valore e che i figli non sono un lusso ma una gioia e fiducia nel futuro.
   Le famiglie numerose vanno sostenute.
   
   
2. Volontariato: una forza silenziosa e straordinaria
   Crediamo fermamente in questa risorsa ricca di cuore, utile alla nostra società, luogo di formazione umana.
   Troppe associazioni sono ancora isolate dalle istituzioni che dovrebbero invece sostenerle nella sussidiarietà.
   Più rapidi, selettivi ed efficienti devono essere tutti i percorsi per far giungere le erogazioni, legali o volontarie, alla loro destinazione operativa a favore delle persone e non delle burocrazie.
   
   
3. Certezza del lavoro
   La certezza del lavoro è un bisogno fondamentale per ogni essere umano, per il suo sostegno e per quello della sua famiglia. E’ questo l’obiettivo prioritario della sua azione politica, vivendolo come un impegno morale.
   Gli ammortizzatori sociali si sono dimostrati un rimedio insufficiente in un tempo di crisi profonda: occorre intervenire strutturalmente stimolando le banche perché i capitali che ricevono dalla BCE vengano effettivamente indirizzati al sistema lavoro.
   E’ necessaria una politica industriale lombarda!
   
   
4. Sanità: eccellenza e sussidiarietà
   Potenziamento del ruolo del medico di famiglia per la prevenzione e per ridurre le degenze ospedaliere, razionalizzazione dei servizi ospedalieri, gestione manageriale degli ospedali e delle ASL
   Occorre ricostruire un forte ruolo di programmazione dell’offerta sanitaria da parte degli Enti Locali. La scelta dei direttori della sanità deve rispondere a criteri di merito e professionalità e non basarsi sulle appartenenze politiche.
   Intensificare il lavoro di verifica ed analisi della spesa per evitare gli sprechi e poter così ridurre i ticket sanitari.
   
   
5. EXPO - Non sprechiamo i soldi
   Città metropolitana, accorpamento delle province, razionalizzazione delle partecipate sono solo alcune delle riforme istituzionali che porterebbero ad una sensibile riduzione della spesa.
   Utilizzare i soldi pubblici in maniera intelligente vuole anche dire scegliere oggi la destinazione d’uso delle aree Expo definendo, nel più breve tempo possibile, la destinazione d’uso finale.
   Navigli: Milano e la Provincia hanno un patrimonio immenso che versa in una situazione di degrado per mancanza di fondi. La soluzione è quella di usare parte dei 175 milioni di euro messi a disposizione per le vie d’acqua per riqualificare e rendere navigabili i Navigli.

Altre informazioni

Nato a Milano nel 1962, laureato in Bocconi. Sposato con Beatrice e padre di Edoardo e Francesco Imprenditore edile, riesce a coniugare il valore della bellezza dei grandi progetti urbani dei maggiori architetti internazionali, convinto del patrimonio sociale dell’architettura. I valori cattolici, il forte senso morale derivato da una rigida educazione ambrosiana, sono sempre stati al centro delle attività di Enrico: non ha mai operato alcuna separazione tra gli ambiti, siano quelli delle imprese, del volontariato, della solidarietà politica, perché pone l’uomo al centro.

Sin dall’inizio della propria attività professionale, Marcora ha coniugato al giusto profitto iniziative di grande importanza sociale, come quando nei paesi dell’est Europa ha sostenuto Operation Smile, grazie alla quale sono stati operati molti bambini affetti da malformazioni genetiche del volto. Ancora grazie al proprio ruolo e coerentemente con la storia famigliare, è stato uno dei promotori del programma di formazione civica “Giovani di sana e robusta Costituzione”, teso a diffondere, presso le nuove generazioni, i valori e gli aspetti quotidiani della Carta Costituzionale repubblicana. Tale iniziativa è stata premiata con l’Ambrogino d’oro nel 2008.

Da imprenditore tornerebbe ad investire in agricoltura, poiché nella terra, nella sapienza arcaica, vi sono le migliori possibilità di sperimentare nuove tecnologie sostenibili e rispettose dell’ambiente e dell’uomo.

Enrico Marcora immagina la grande Milano come strumento nuovamente capace di trainare il Paese, attraverso il riconoscimento delle eccellenze e l’accoglienza dei nuovi talenti, come del resto è nella storia di questa Metropoli.

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Risorsa di Enrico Marcora inserita il 04-02-2013

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Risorsa di Enrico Marcora modificata il 04-02-2013