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Partito Socialista Italiano

Perché mi candido

Sono un medico, specialista in anestesia e rianimazione, lavoro all'ospedale di Cremona. Ho 53 anni, sposato, ho una figlia di nome Letizia che ha 11 anni.

Da più di venti anni mi occupo di problemi di bioetica. Nel dicembre 2006, rispondendo all'appello di Piergiogio Welby, ho permesso l'esercizio del suo diritto a rifiutare i trattamenti sanitari. Credo che sia un dovere contribuire al cambiamento necessario in una Regione che con la giunta passata ha trasformato il diritto alla salute in un prodotto commerciale regolato dalle leggi del mercato, corrotto dagli interessi personali e dalla infiltrazione malavitosa.

I casi Santa Rita, San Raffaele e Maugeri dimostarno che è necessario ristabilire principi etici nella gestione della sanità lombarda. In una regione che impedisce la piena applicazione della legge 194 che regola l'interruzione di gravidanza e che ha impedito - nel caso di Eluana Englaro - l'esercizio di un diritto costituzionale come peraltro ordinato dalla sentenza della Corte di Cassazione.

La sanità lombarda è da sempre di livello elevato per l'impegno dei diversi operatori - sanitari ed amministrativi - che quotidianamente vi lavorano spesso con sacrificio ed in condizioni di disagio. Dobbiamo impegnarci - con un radicale cambiamento - a liberarla dalle "lobbies" affaristiche-tangentistiche-malavitose perchè sia sempre più efficiente e vicina al cittadino